FRIDAfferrata alla vita
FRIDAfferrata alla vita
“Ho avuto due gravi incidenti nella mia vita: il primo quando un tram mi mise al tappeto, l’ altro è Diego…” Frida Kahlo
“ Proprio su questi due poli della vita di Frida si annoda la nostra messa in scena:
– l’incidente che l’ha portata a dipingere e a lottare per restare ‘afferrata alla vita’
– Diego e l’amore carnale e creativo travolgente che li legava”
PRESENTAZIONE
Questa è la vicenda bizzarra di Frida Kahlo.
In scena Tre Frida:
– C’è una Frida ‘senza corpo’, in sedia a rotelle, che racconta la sua storia e il suo incessante rapporto con la morte
– C’è una Frida ‘in movimento’ che incarna tutti i colori del suo profondo desiderio di vita.
– C’è una Frida nella voce cantata delle pagine oltraggiate del suo diario
Sullo sfondo video originali girati sui ‘dipinti’ di Frida per evocare la carnalità delle sue pose reali, divenute immagini pittoriche della sua Arte.
Uno spettacolo fantasioso e diretto come la poetica di Frida Kahlo.
INCONTRO TRA TEATRO, DANZA, CANZONE, VIDEO
Compagnia Teatro Nudo utilizza un linguaggio fatto da più linguaggi.
Gli artisti che la compongono hanno una formazione poliedrica: attori, danzatori, musicisti, cantanti e spesso crescendo artisticamente ‘insieme’ i linguaggi si contaminano e un attore è anche danzatore e cantante.
In questo spettacolo un’ attrice danzatrice, una danzatrice attrice ed un’attrice cantante dialogano tra loro contaminando le arti in un contrappunto di linguaggi a volte all’unisono a volte in contrasto.
Inoltre Edmondo Romano, musicista e compositore di Teatro Nudo, dopo un lungo lavoro di ricerca, ha arrangiato alcune delle melodie antiche messicane e spagnole inserendovi le parole di Frida. Alcuni frammenti scelti dal suo diario o dalle sue lettere: un dialogo con Dalì sulla morte, la carnalità di Diego insinuatosi nel suo corpo, la sua notte dopo gli aborti ed i tradimenti di Diego, il significato del matrimonio per il suo essere anticonvenzionale, la buona notte di Diego scritta per la morte di Frida.
Edmondo Romano ha curato anche la realizzazione dei video che prendono vita durante lo spettacolo. L’intuizione è stata quella di rendere evidente che la pittura di Frida è lo svuotamento della sua vita personale. Così abbiamo fatto delle foto di noi 3 Frida con Diego Rivera nelle pose di alcuni suoi quadri (Frida e Diego, Il mio vestito è appeso là, Il letto volante, Qualche piccolo colpo di pugnale, Autoritratto con vestito di velluto, Le due Frida, Diego nella mia mente, Radici, Il cervo ferito, La mia balia ed io, Il suicidio di Dorothy Hale) poi tramite il processo di sovrapposizione delle immagini le foto della vita diventano i suoi quadri, colorati e ruvidi.
CREAZIONE TEATRALE
Il lavoro artistico è stato complesso ed è stato realizzato in 3 fasi.
Nella prima fase abbiamo imbastito tutta la parte teatrale recitata e disegnato i vari movimenti scenici e soprattutto l’attrice Lidia Treccani ha cercato di approfondire le corde più da caratterista per dare vita ad alcuni colori emotivi di Frida: il suo essere così eccentrica, sfrontata, focosa.
Nella seconda tranche di prove, la coreografa e danzatrice Francesca Zaccaria ha creato le parti solo danzate di Frida per raccontare:
-i battiti del suo cuore quando si innamorava in modo travolgente ed appassionante,
– il suo sentirsi donna lacerata e ferita dai continui tradimenti del marito
– la danza sul significato dei colori per Frida
– l’ultima fiamma di vitalità prima della sua morte
Inoltre l’attrice cantante Simona Fasano ha lavorato sulle canzoni composte da Romano, difficili nel fraseggio e nell’interpretazione cercando di viverle con la colorazione emotiva fridesca, cioè cercando di non uscire dal personaggio ‘interpretato’.
Nella parte finale delle prove abbiamo unito tutto ciò che era stato lavorato precedentemente e costruito un flusso continuo in trasformazione dei vari linguaggi artistici.
Da un frammento di diario di Frida Kahlo
“Se fossi morta sull’autobus, tra le braccia di Alejandro… sarebbe stato un mondo senza Diego, la pittura, senza il dolore sconfinato… No, solo vuoto.
Invece sono morta, giorno dopo giorno, per le ferite del corpo e per quelle d’amore…
La mia promessa è suggellata con la VITA!”
Un incitamento a sognare ed osare per vivere.